Che porta il vento

Sinossi

Che porta il vento – Memorie di una traghettatrice è una raccolta di testi poetici in verso libero e di disegni realizzati a matita e carboncino naturale, composti da segni altrettanto liberi…
I testi tracciano in forma simbolica e metaforica una parte del cammino di ricerca personale, spirituale e artistica, della durata di 7 anni, a conclusione del quale - come anticipa il titolo - restano i ricordi e le confessioni di un personaggio le cui vesti non saranno più indossate… 
La traghettatrice, dietro la cui voce si cela l’autrice, ha “ricamato sull’acqua e inciso sul legno della barca” - citando dal testo che apre la raccolta - frammenti di storie di vita propria e dei viandanti incontrati durante i ripetuti viaggi compiuti tra una sponda e l’altra del fiume: frammenti che ora restano una mappa possibile per il lettore che vorrà decifrarli…
Il racconto del viaggio si snoda lungo tre simboliche tappe, che attraverso un percorso iniziatico, conducono il personaggio dalle nebbie alla terraferma fino ad arrivare a sentire “il proprio remo invecchiare” e ad intravvedere nel “giorno della resa” la semplicità di una “bellezza che riscatta la galera”… e conquistare il Potere di scendere dalla barca e sentir tacere il Vento…

Qualche curiosità...
Il progetto grafico è stato curato da Stefano Spessa, che con sensibilità e intuizione ha colto lo spirito del lavoro dandogli una veste fruibile e al contempo evocativa. Dal libro è stato successivamente tratto un reading teatrale con la preziosa collaborazione del regista e maestro Franco Collimato e del cantautore Giorgio Confalonieri, andato in scena in diversi contesti teatrali tra Marche e Piemonte.